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Channel: Elisabetta ricami a mano
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Il punto raso di Trish Burr: un insegnante a casa vostra

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Uno dei miti del ricamo che crea più ansia è sicuramente il punto raso. 
Mi sono rasserenata da quando ho scoperto i libri di Trish Burr e ve ne parlo perchè hanno la peculiarità di far magicamente materializzare l'autrice, come se disponeste dell'insegnante proprio accanto a voi. 
Io ho comprato Needle painting embroidery, fresh ideas for beginners, e Colour confidence in embroidery
Con quest'ultimo libro l'autrice ha il merito di aver finalmente dato dignità artistica e quasi scientifica al ricamo, portando gli elementi della teoria del colore nel mondo dei filati (riferimenti precisi ai filati DMC) e consegnando alle ricamatrici uno strumento prezioso per elaborare una palette armoniosa, copiando o inventando gli abbinamenti e, citando la stessa autrice, riuscendo a dar vita al proprio ricamo, sapientemente dosando i colori. 
Se siete alle prime armi, però, vi consiglio il primo, che è, tra i libri di ricamo, uno dei più validi che io conosca dal punto di vista didattico. 
I lavori presentati sono raggruppati in tre livelli di difficoltà e spiegati per fasi fotografiche. Volevo eseguire gran parte degli esercizi proposti, ma tra commissioni e lavori di diverso genere sono riuscita a fare soltanto i primi: il fiorellino in testa al post non è meraviglioso? Ma il merito è tutto suo!
Con il bandera avevo già esercitato un po' il punto raso, ma la tecnica di Trish, forse più adatta per i filati di cotone, mi ha catturata: pensate che sono anche riuscita a vincere la resistenza con il telaio e ad addestrare al lavoro la mano sinistra!
Mentre attendo di avere un po' di tempo per eseguire uno dei famosi uccellini di Trish, esercito dove posso il punto...


Ho preso le immagini delle orchidee da shutterstock e le ho ricamate in nero, a punto erba, come se fossero state appena disegnate, colorando poi soltanto alcuni fiori, come se il pittore si fosse fermato alla prima mano.


Andrò via per un paio di settimane a cavallo di ferragosto... Buona vacanze anche a voi!

A di Anita

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Le mie vacanze sono belle che finite... Per fortuna!! 
Alfredo è stato tutto un bracciomamma! e mi rimarrà per sempre il segno, nella mente e nel fisico, di questa estate e soprattutto dei due chilometri a piedi, tra i cunicoli delle glaciali grotte di Postumia, col mastodontico Alfred in collo. 
Inutile dire che non ho neanche toccato un aghetto. Fortunatamente mi ero data da fare prima di partire e, dopo tanto meditare, ero finalmente riuscita a  ricamare un'iniziale grande, coniugando punto pieno e punto raso. 
Il bel disegno viene da Il libro delle cifre ricamate della Babbi-Cappelletti. 
L'iniziale si è rivelata un po' più difficile del previsto a causa degli accostamenti tra le volute, che ho deciso di ricamare unite, complicandomi l'esistenza. Col senno di poi, verrebbero meglio e più facili separate.
Per il punto pieno ho usato il DMC n°25, colore n°210. La palette dei mulinè per il punto raso è invece la seguente: verdi (934, 3022, 3023, 644, 3046), lilla (550, 553, 209, 210, 211), gialli (434, 3045, 729).



L'iniziale è diventata un cuscino con voulant per il nuovo megalettone di Anita. Non dubito che lo troverò presto a terra.


Termino il post raccontandovi un po' in ritardo l'esito del sempre emozionante grest di Suor Veronica. Per fortuna quest'anno avevo trascinato altre due maestre volenterose, perchè il numero delle bimbe è lievitato e, senza il loro prezioso aiuto, non ce l'avremmo mai fatta!
Quest'anno abbiamo proposto un asciugapiatti, finito sotto e sopra con orlo a giorno e proponendo alcuni disegni del gruppo redwork di Flickr, da ricamare coi punti del ricamo classico.
Lascio la parola alle foto dei lavori e mi avvio lentamente al ritorno alla realtà, ma non prima di essere riemersa da valigie e lavatrici...



Orologi, 4 colori

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E' stato davvero interessante dedicarmi al ricamo dei quadranti di questi orologi, dedicati ad una signora amante delle pavoncelle sarde. 
La sfida era quella di recuperare qualche disegno tradizionale, rendendolo più moderno e adattabile agli ambienti domestici di oggi, e le sfumature dei colori mi sono venute in aiuto. Le tonalità più chiare sdrammatizzano un po' la pesantezza dei colori tradizionali, che comunque io amo molto!
Anche la scelta dei punti è stata un po' rivisitata, nel senso che ho trovato doveroso inserire punti di rilievo come il palestrina, il pieno e soprattutto il catenella, sempre presenti nei bei ricami rustici, alleggerendoli e illuminandoli con elementi a punto raso. 


Ho trovato bellissima l'idea stessa del ricamo del quadrante! Ne avevo visti tanti a punto croce, pochissimi con il ricamo tradizionale: eppure quest'ultimo è così versatile! Basta che impostiate una ricerca per immagini con la voce quadrante di orologio e già avrete la vostra base numerica. Per l'interno basterà studiare un soggetto che lasci un minimo di respiro al centro per l'ingombro del meccanismo. 
Non so come la signora abbia deciso di montare gli orologi, ma, immaginando di realizzarne uno per me stessa, ho notato che in alcuni grandi magazzini esistono orologi da muro a prezzi ottimi, che possono essere smontati e rimontati con il nostro ricamo.


Se qualcuna di voi dovesse realizzarne uno... Mi piacerebbe davvero vedere una foto!

Se può tornare utile, aggiungo la palette dei colori:
Rossi: 814-150-3687-3688
Lilla: 550-208-209-210
Blu: 336-322-3755-800
Verdi: 934-3345-3347-3348

Scuola

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Ho lasciato passare settembre senza parlare di scuola... Imperdonabile! 
Sono stata impegnata con una specie di trasloco che ha lasciato poco spazio e poco tempo alla mia vita psichica e quotidiana. 
Rimedio con l'immagine dei grembiulini di Rosamaria, uno dedicato alla mitica Peppa Pig in versione fatina e uno a bucoliche farfalline rosa. 
Grembiulini Nicoletta Fanna, bellissimi.
Poi un po' di strisce da attaccare agli asciugamani per l'asilo e qualche sacchettino... 


Ho scritto Giacomo, Pietro e Nicolò in verde, con un nuovo font che ho scaricato da dafont: si chiama Xiomara e lo trovo simpatico.
Di seguito, invece, i miei soliti fiorelletti in palette rosa antico, per due portabiancheria...



La tenda zombie a 6 mani

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Lo so, non aggiorno da po'. 
E' tutta colpa delle termiti e del mio pessimo stato d'animo: le voragini che le termiti hanno lavorato nel legno sono paragonabili soltanto al logorio della mia pazienza e mi sono tanto arrabbiata che ho finito persino per tagliarmi i capelli. Vado a dire in giro che me li hanno rosicchiati le termiti e qualcuno ci crede pure!
Patrizia, improvvisatasi psicoterapeuta per l'occasione, con un tono serio, deciso e professionale, mi ha suggerito di ricamarle per esorcizzarle e finalmente mi sono fatta una bella risata!
Riguardo al titolo, non fraitendetemi... Quando i lavori si trascinano nel tempo è inevitabile che si accollino nomignoli strani, ma non c'è niente di soprannaturale! L'ho ribattezzate tende zombie per prendere in giro Gabriella, che ha doviziosamente sezionato un vecchio tendone acquistato in un mercatino e ha estratto la rete dal consunto lino per trapiantarla in un nuovo e candido telo, preservandone la vita (e siamo alla prima coppia di mani).
Marta, con la sua altra coppia, ha eseguito qualche chilometro di orlo a giorno, sospirando di felicità all'ultimo punto e pregustando la soddisfazione di vederle finalmente appese. Illusione effimera! Due buchetti la salutavano dal candido telo... 
Ancora loro!! Tarme, termiti, fa lo stesso! Subdole bestiacce! 
Così alla fine sono entrate in ballo anche le mie due mani e i due buchetti sono stati infine tumulati sotto un sontuoso fregio a punto antico disegnato... Lo conoscevate?


Nel mio pigro girovagare in rete, un giorno mi sono imbattuta nella copertina di questo libro (Punto antico disegnato, Giusy Federici), che mi ha fatto letteralmente raddrizzare la gobba dalla tastiera: avrete intuito quanto poco ami i fili contati, ma... A chi non piace il punto antico?! Finalmente avevo trovato un compromesso! L'ho acquistato on-line nel tempo di un click, ma, nonostante sia molto bello (con foto e disegni di splendidi lavori), sulle prime mi aveva deluso, perchè c'è molto intaglio e la resa del punto antico non è esattamente come quella dei lavori che girano adesso a fili contati. Però ci avevo visto un potenziale... E così ho pensato subito ai motivi di questo libro per la tenda zombie e, senza rendermene conto, ho scelto proprio quello della copertina, variando il rombetto per creare un richiamo ad un'altra tenda di Marta.


La mia arrabbiatura si è un po' rasserenata grazie alla fiera di Vicenza: quest'anno meritava proprio! Ho fatto il minicorso di ricamo su tulle con Paola Matteucci e in una delle mie prossime vite, quando riuscirò a fare un lavoretto mio, ve ne parlerò con calma. Ciao!

RC a nozze

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Colloqui con le maestre, qualche commissione in ritardo per Natale, compiti, ere geologiche da studiare, Alfredo che vuole dimostrare al mondo il suo potere e la sua nuova sfrenata passione di lancio in lungo del bicchiere (non so bene se per la perversa gioia di vederli disintegrarsi, oppure di scrutare i diversi gradi di ira dei genitori, ma magari solo per testare la perseveranza della forza di gravità): per fortuna, tra un coccio e l'altro, ogni tanto ricamo. 


Ho ottenuto il disegno distorcendo su Word un cartiglio rotondo e semplificandolo per far posto a fedi e iniziali (sempre le stesse... Alexandre 179). Non ricordo da dove venga, perchè fa parte della collezione di una vecchia cartella dei tempi in cui non riportavo le fonti. Ma la posto qui sotto, e spero che mi perdonerà chi l'ha scansionata, se non lo cito.

Natale!!

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Perdonate la mia assenza, ma è arrivato Natale in un soffio (di vento gelido, preceduto da un autunno mite e ingannevole, quanto l'illusione che il tempo si fosse fermato). 
E invece, senza che io fossi pronta (non lo sono MAI), è infine giunta la terribile e temuta sequela di compleanni, Santa Lucia e adesso Natale: occasioni che portano tanta gioia ai bimbi, quanta disperazione alle mamme, condannate a raccogliere tutti quei mitici giocattoli creativi dai pezzi minuscoli e fetenti, che rotolano sghignazzando cattivi sotto mobili e poltrone, pronti all'agguato sparsi sulle scale e..., insomma, mi avete capito. 
Ma, ...bando alle ciance! E' ora di far scendere lo spirito del Natale, ritirarsi in letargo al caldo e riporre le armi, gustando con saggia quiete zen la rivincita dei giocattoli.
Per l'occasione, o meglio, per un'occasione in una vetrina, ho ricamato alcuni pezzetti natalizi.


Inutile dire che ho riproposto il tormentone punto mosca e roselline, ma rosse sono davvero tanto belle!
Se avete ancora un po' di tempo e voglia di ricami natalizi, provate con questi colori: rosso DMC 321 e 816, verdi 3362 e 580 e oro Diamant.
Se poi trovate, come ho avuto la fortuna io, dei begli asciugamani in tinta... Applicate un pizzetto ad una striscia di lino e cucitela sugli asciugamani, ricamando gli auguri di buone feste.
Oppure cucite in tutta velocità due strisce a punta, aggiungendo una nappina...


... e per finire su qualche cuscino.


Me ne sono fatta uno anch'io, con una ghirlanda e al centro un paio di iniziali...


Riguardo al tormentone punto mosca-roselline, ogni tanto qualcuna mi scrive e mi mostra foto... Guardate un po' che po' po' di produzione mi ha inviato una mia fedelissima follower, ormai amica Franca... E allora come faccio a smettere anch'io?!!


Borse con ricami su feltro!! Non sono bellissime?!

Ringrazio di cuore tutte e ora non mi resta che augurare a chiunque un Buon Natale, sereno e... giocoso!!

Regali di Natale...

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E dunque, buon 2014 a tutti quanti! 
Io l'ho iniziato con un terribile malditesta e, giusto per confermare il famoso detto, ce l'ho ancora. 
Sto imparando a fare la rete e secondo me l'uso improprio di qualche muscolo, o la novità stessa, hanno giocato qualche scherzo alla zona cervicale. Ma oggi non parlo di rete, bensì dei lavoretti dell'anno scorso...
Dedicato a GC è  l'esperimento in bianco (blanc) su lino grezzo, che Gabriella avrà mirabilmente confezionato (Gabry! Non ho ancora visto la foto!), trasformando la pezza di tela in un cuscino con laccetti laterali che fanno affiorare la fodera bianca, riprendendo il colore del ricamo. 
Nella foto in alto ho fatto il primo piano delle roselline per far gustare la precisione del punto vapore, quando realizzato con un filato ritorto (cotone da ricamo n°25). Qui sotto la visione d'insieme...


E poi roselline a fiumi! Peccato per le foto orride.


Qui sopra la foto di una lunga striscia che è stata arricciata per una lampada e, più sotto, due multicornici, contenenti le iniziali di due famiglie numerose.




Ho ricamato a punto pieno i genitori e con i miei soliti punti mosca e roselline i quattro figli. Prendendo spunto dalle immagini in stile country che erano posate dentro le cornici, ho applicato negli spazi rettangolari due pizzi attraversati da un nastro in organza color oro, anche per ridimensionare lo spazio.


Dei portabiancheria...


E degli asciugamani...


Progetti per il 2014? Tanti e troppi. Intanto vado di rete, ma la lista di cose da fare e da imparare è lunga! 
Auguri!!

Di fiori e di forbici

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Finalmente nel mio repertorio botanico fanno la timida comparsa altre specie, che tentano (invano?) di mettere in ombra le rose. Creo fiori di filo per riscattare i tanti massacri del mio pollice verde marcio: per assenza o eccesso di cure, accompagno inevitabilmente a miglior vita qualunque verdura si trovi nei miei paraggi (Ficus benjamina a parte, salvato dal nonno col rinvaso).
E nella mia scatola da lavoro compaiono anche le mie nuove forbici. Qualche tempo fa mi contattò la Premax per invitarmi a testare un campione di forbicine da ricamo e a discutere le mie impressioni sul blog. Ho esitato per circa cinque secondi e infine accettato la proposta, visto che ero proprio alla caccia di un nuovo paio di forbici che potessero rendere giustizia al paio precedente, ripetutamente lanciato nello spazio dal buon Alfredo (Tajo filetto!), con atterraggi tutt'altro che morbidi. A me hanno inviato un campione della serie Flower, giusto per rimanere in tema! Però devo dire che, mentre aspettavo il pacchetto, fantasticavo su un modello futuristico con il sistema ring-lock: solo con quelle mi sarei davvero sentita come Harry Potter quando ricevette la sua Nimbus 2000. Ma in fin dei conti anche queste sono letteralmente piovute dal cielo... E con mio immenso piacere! 
Per inciso, ma non avevo dubbi in merito, le lame, anche in prossimità della punta, fanno esattamente il loro dovere. Sul sito ci sono gli estremi per aderire ad una promozione in corso fino a fine gennaio.
Tornando alla letterona, devo ancora molto a Diane Lampe e al suo Embroidery for all seasons. Rispetto alle sue iniziali forse questa è più verde e in alcuni casi pesante. Le sue hanno una leggerezza di stile che forse si acquisisce con il tempo, oppure si cerca se si desidera. 
Trovavo complicati gli alfabeti proposti nel suo libro e allora ho utilizzato ancora una volta il Royer 254, ingrandito a 12 cm.



La rete in rete, il punto tela e il rammendo

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Volete imparare a fare la rete? Cercate il video in rete!
Ho i miei manuali di fiducia (Dillmont e Coats Cucirini), più le pubblicazioni antiche monotematiche e, col senno di poi, i disegni con i movimenti per realizzare la rete, sono fatti molto bene. 
Col senno di poi... Mi successe anche quando mi intestardii nell'imparare il movimento del chiacchierino: ho avuto bisogno di vederlo fare.
Dunque ho provato la rete con i manuali e mi sono detta Uffa! Potevano spiegarlo meglio! E poi, cercando cercando, ho trovato il video. In seguito ho riguardato i disegni e ho detto Aaaaahn! Certo che sono spiegati proprio bene!
Per trovare il video vi rimando al sito di Enza Termine (Filet in tondo), che ha scritto anche un libro. Lei si occupa in particolare della tecnica in tondo, ma il movimento per realizzare la rete lineare è lo stesso. Per gli aumenti o le diminuzioni bastano poi i manuali.
La retona che ho fotografato ha una maglia da un centimetro e mi serviva per riprodurre l'inserto a rete di un bellissimo tendone antico in pesante canapa, dall'aspetto un po' rustico, ma allo stesso tempo elegantissimo. Aveva anche una balza a intaglio.
Ho trovato facile, ma noioso, costruire la rete. Interessante, invece, il punto tela, inaspettatamente difficile, quasi fosse un rebus. Mi sono un po' arrabbiata con i miei miti (le autrici dei miei manuali di fiducia), perchè il punto tela lo liquidano mostrando la realizzazione di una figura quadrata o rettangolare, dandoti l'illusione della banalità della cosa (sotto-sopra, sopra-sotto...). 
E invece, non appena ci si discosta dallo schema, l'imprecazione sorge sponanea. E allora?! 
Liliana Babbi Cappelletti (Il filet antico). Grazie infinite! 


Nel libro viene spiegata la rete, il punto tela in due varianti di esecuzione in una figura articolata (un cuore) e il punto rammendo, tutto con immagini sequenziali. 
Non dico che non mi rimangano dei dubbi, ma non sarei mai riuscita ad arrivarci da sola!
Aspettate! Ho saltato il passaggio del montaggio a telaio! Mi spaventava più dei fantasmi! 
Invece non si è rivelato un grosso problema. Per la costruzione del telaio mi sono ispirata al lavoro di Crifilet: l'immagine del telaio con rete ricamata accompagnata dal gatto mi è rimasta impressa per l'impeccabilità della tensione e il senso di ordine e pulizia del lavoro. Così ho trascinato il marito in ferramenta e ho comprato delle misere assicelline e quattro angolari in metallo, imponendogli perentoria di fare quattro tagli e di avvitare qualche vite. In cambio gli ho concesso un salto in libreria.
Ho trovato utilissima una informazione pescata  sul sito chiacchierinointoscana, sulla modalità di tendere la rete. Ho fissato cioè la rete al telaio con quattro elastici posti agli angoli: in questo modo la rete si autoregge sul telaio e i passaggi del filo di tensione sono facilitati.

In questo lavoro mancano delle iniziali... 
Et voila! Mi sono presto rifatta!


La rete su cui ho ricamato le iniziali ha una maglia di 3mm, ma non l'ho costruita io. L'ho acquistata su tuttoricamo.it in scampolo di 45x45cm.
Il ricamo è a punto rammendo, molto più rapido e facile del punto tela e più pieno
Le iniziali  (Alfabeto Sajou n°108) diventeranno degli inserti per tende.

Spero che il mio travagliato escursus sulla rete in rete sia di utilità a qualcuno... 
Ma quanto siamo fortunate a vivere nell'era digitale?!?

Modajunior

Monogramming etiquette

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Tra i libri antichi che ho scaricato dall'Archive.org, quello che mi è rimasto più nel cuore è il Monograms di Janon & Co., probabilmente perchè fu il primo di qualità che sfogliai, ma soprattutto perchè è uno dei pochi a contenere quelle iniziali intrecciate disegnate con la squisita raffinatezza dei tempi andati. 
La maggior parte dei monogrammi si compone dell'intreccio di tre lettere e, pur immaginando la ragione familiare, diversi dubbi sulla composizione e sull'ordine delle lettere mi hanno attanagliato per diverso tempo. Ho provato a fare qualche ricerca on-line, ma non sono riuscita a trovare siti italiani che chiarissero la faccenda. 
Buttando qua e là qualche termine chiave in inglese o francese sono finalmente incappata in siti esteri che personalizzano la biancheria con iniziali ricamate dalle macchine automatiche (là dove il mercato funziona si mantengono le tradizioni...). In sostanza, la parola chiave più adatta per una ricerca in tal senso è monogramming etiquette e riassumo qui qualche principio di base, segnando l'ordine di comparizione delle iniziali da sinistra verso destra:
- Coppia sposata: moglie, cognome, marito (mi piace!!);
- Donna nubile: primo nome, cognome, secondo nome;
- Donna sposata: nome, cognome da sposata, cognome da signorina;
- Uomo: primo nome, secondo nome, cognome, se le iniziali sono accostate e tutte della stessa grandezza;
              primo nome, cognome, secondo nome, se l'iniziale al centro è più grande.
Quest'ultima soluzione è quella scelta per il servizio all'americana fotografato.

                         

Una regola grafica di composizione per l'intreccio prevede che le sovrapposizioni siano alternate e cioè quando un tratto dell'iniziale si sovrappone ad un'altra, nell'intreccio successivo dovrà passare sotto e così di seguito.
Ho provato a intrecciare diverse iniziali, ma ho visto che non sempre si riesce a rispettare questa regola, per garantire la leggibilità delle lettere, e ho notato che anche i libri illustri non sempre la rispettano. Trovo il lavoro di intreccio molto difficile e fin'ora ho ottenuto risultati soddisfacenti solo con tre iniziali poste una di seguito all'altra, mentre la sovrapposizione completa mi riesce solo con due iniziali. 
Ma... Non sarebbe meraviglioso riuscire a disegnare una cosa del genere...?



 Aggiungo un'ultima cosa... Ho una sorella che per anni ha snobbato il mio blog e adesso invece mi tormenta colpevolizzandomi sulla mia inefficienza nel postare novità... Zia Marghy! Sei soddisfatta adesso?!!!

Un matrimonio, una nascita, un battesimo e un cinquantesimo...

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Le due A intrecciate verranno adagiate su di un cuscinetto fedi nuziale. Le iniziali sono tratte da un bel alfabeto Sajou (n°664), modificato un po' per dare una certa simmetria alle lettere accostate. Ovviamente non erano previste le roselline.


Per la nascita di Pietro ho preparato qualche regalino: uno dei miei soliti cuori e un sacchetto con una scritta a punto erba a spessori variabili, la cui foto trovate più sotto. Per assurdo trovo molto più difficile rendere questo tipo di riempimento, che non quello del punto pieno.
Divago un attimo dal ricamo, per passare una informazione a tutte le neomamme o future mamme, che passano dal mio blog. Quando aspettavo Anita, la mia prima, ho avuto la fortuna di imbattermi in un libro, intitolato Il linguaggio segreto dei neonati, di Tracy Hogg. Lo intravedete nella foto più sopra, dietro al cuore, perchè lo regalo a tutte le amiche in attesa. Inutile dire, dopo questa premessa, che lo trovo eccezionale. Mi ha aiutata molto nell'impostare la giornata con il neonato, in quel frangente di stanchezza e di imprevedibile ribaltamento delle abitudini della vita quotidiana, che accompagna la nascita del primo figlio. Tante mi hanno confermato la validità del libro, anche perchè tratta la faccenda con una delicatezza e una sensibilità non comuni, discostandosi dai brutali manuali tanto in voga. Diciamo inoltre che rivaluta la figura della mamma, cercando di preservarne i diritti e aiutandola a dare sane abitudini di rigore ai bimbi, affinchè non cadano nell'abisso dell'allattamento a comando, che spesso le assistenti del nido sono costrette a proporre. Per adottare il sistema ci vuole una notevole dose di pazienza, ma funziona. E funziona soprattutto il sistema per togliere eventuali vizi che il bambino ha preso a causa del nostro sfinimento. Il tutto senza lasciar piangere il bambino per ore, ma standogli vicino e parlandogli, o meglio sussurrandogli... Come ama precisare l'autrice.


Alla nascita segue spesso un Battesimo e sembra stia tornando la voglia di fare o regalare una veste battesimale speciale. Ecco dunque una vestina che ricalca il modello di quella che feci per Alfredo, ma con il ricamo dell'iniziale di una bellissima bambina...


E ora termino con il Cinquantesimo di matrimonio, per il quale mi hanno commissionato un cuore dai colori tenui, che diventerà un cuscino. 
E con questa foto vi saluto e vi ringrazio della vostra preziosa e costante presenza!



La borsetta con la barbetta

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Alcune amiche mi hanno estorto una specie di corso per imparare le iniziali a punto pieno. Al di là dei miei scrupoli circa l'opportunità o meno di farne, ci ho messo un po' ad accettare perchè non riuscivo a impostare correttamente una proposta di lavoro. Anche all'interno di uno stesso alfabeto, non tutte le lettere hanno lo stesso livello di difficoltà e, per garantire la scelta della propria iniziale, mi sono risolta a disegnare un cartiglio che presentasse tutte le difficoltà in cui fin'ora mi sono imbattuta e alcuni spunti per l'evoluzione di ricami più complessi. Il motivo è, non a caso, ispirato alla tovagliona che feci un anno fa: mi ero così affezionata al fiordaliso e alla margherita, da ripromettermi di ricamarne un paio per me, prima o poi.



Per provare qualcosa di diverso, ho stondato il fondo della borsa e, in un raptus di magaripotreimetterciqualchebarretta, ho impulsivamente aggiunto, senza progetto e senza ragionare molto (quante fregature mi prendo con questi raptus!) una serie di archetti a punto festone con pippiolino, a complessità crescente. Siccome sono partita da un lato, per questioni di simmetria e spazi rimasti, mi sono trovata a creare quel reticolo un po' troppo largo che sta al centro e che mi ricorda tanto una barbetta.


Ma per il momento non la raso...

Soffocata dai fiori

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Ebbene, sono ancora viva! Grazie dei vostri premurosi messaggi! 
I fiorelletti mi hanno assuefatta e mi hanno fatto perdere la cognizione del tempo. 
Avevo in mente mille cose da fare e da provare e invece ero intrappolata sotto le spire dei tralci di lavanda e tra le spine delle rose, nauseata dai petali delle margherite e frastornata dalle forme e dai colori delle corolle, nonchè dalla cedevolezza del bisso. Immagino che accada a tutte: quando un lavoro si trascina e non lascia spazio alle novità, alla progettualità e alla soddisfazione del lavoro terminato, la motivazione un po' cala e ci si dirige alla postazione di lavoro con più lentezza. Per quanto mi riguarda, cala anche la capacità comunicativa e la voglia di dedicarmi al blog. 
In compenso ho accumulato un bel po' di foto da mostrarvi...


L'alfabeto è sempre quello di Sajou e i fiori sono gli stessi della E in un post precedente. Avevo due iniziali da ricamare: la B e la M...


Siccome erano accostate, ho progettato la posizione dei fiori sul disegno su carta, al fine di distribuire specie e colori in modo armonico. 


Iniziali e bouquet fotografato più sopra sono ricamati su bisso di lino e verranno montati come inserti per un tendone.
Adesso vi lascio, perchè devo scappare a finire qualche lavoretto per le maestre, ma prima della fine della scuola, avrò un po' di rose da mostrarvi!

A prestissimo!




Fiori, cuori, amori... E le rose promesse

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Parto con le rose rosa e chiuderò con altre rose rosa, passando dalle rose rosse e da poche azzurre. Carla mi ha inviato la foto di un ricamo con rose blu... Che meraviglia!
Il lavoro in alto è un centro per un vassoio in argento, con un festone movimentato dai pippiolini. 
Segue un tris di cuori, rosa e azzurri e la versione Agnese del lenzuolino di Benedetta di tanto tempo fa...





E adesso guardate... Si rivolteranno forse nelle tombe i disegnatori e le ricamatrici del passato, al vedere un così bel disegno antico liquidato con pochi semplici punti... 



Ma quale resa per rapidissime bomboniere!
La rosa è rossa perchè mi han detto che il colore per la Cresima è il rosso. Il disegno proviene dal Libro delle lettere della Babbi-Cappelletti.

Ma vi avevo detto che avrei chiuso con altre rose rosa...
Per un venticinquesimo la Gabry (hai visto, Gabriella, come ti presento sempre più audacemente?!) mi ha chiesto il fronte per un cuscino con i nomi della coppia...


Credo di aver consumato un plico intero di fogli da architetto: non era mai contenta! E far stare in un quadrato due scritte non è impresa da poco, se i tuoi studi di disegno più approfonditi risalgono alla materna!
Ma, avendo venduto la mia anima a Word, il gioco alla fine si è risolto.
A proposito! Quando la tua vita sembra non avere più senso, ... Vai a caccia di nuovi free font!
E' il mio nuovo antidepressivo, più potente della ricerca per immagini e decisamente più economico dell'acquisto compulsivo su amazon... 
Uffa! Non fatemelo confessare!! Che poi mi accusate ancora di essere pericolosa per il portafoglio!
Ebbene, ve lo confesso lo stesso: ho trovato un librettino... Un librettuccio... Con tantini (tantissimi!) alfabeti completi fighissimi... Eccolo! E' questo: One hundred thirty Antique French Embroidery Alphabets, Shepard J.F. Tanti alfabeti provengono dagli album Sajou, ma averli belli stampati è un aiuto. E' un po' caro, ma sono contenta di averlo preso. Anche perchè... One hundred thirty = 130!!
Anche questo è bellino (Compendium of ancien Artistic initials for Vintage Style Monograms, Shepard J.F.), ma, a differenza del primo, è organizzato per lettere e non per alfabeti e se avete quello della Babbi-Cappelletti, non vi servirà molto.
Torniamo a noi: il font di Cristina & Gabriele è lo strausato Chopin script.
Incredibile il ruolo delle foglie: non ci crederete, ma quella foglietta pennata che spunta dalla n in Cristina, ha cambiato radicalmente faccia al ricamo.


Poi lei, la Gabry, lo ha magistralmente assemblato in un cuscino abbinato ad una lampada...


Sul muro, dietro al cappello della lampada, potete amirrare qualche traccia della vena pittorica di Alfredo, che sembra si stia finalmente raffreddando...

Saluto le maestre a scappo al mare

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Anita è triste, perchè la sua maestra andrà in pensione e anche tanti suoi compagni non vogliono crederci! Dal loro affetto, trasmesso a noi mamme, è nato il regalo che abbiamo elaborato dopo lunghe meditazioni.
La matita rosso-blu ci è sembrata un simbolo chiaro e simpatico per celebrare la carriera dell'insegnamento e il resto è venuto di conseguenza...


Avevamo pensato ad una cornice, su cui montare matita e iniziale (indovinate chi si è proposto di ricamare l'iniziale?!), ma i tempi stringevano e non riuscivo a trovarne una adatta. Curiosando da Kira, ho sentito una vocina che mi chiamava e, neanche il tempo di girarmi, avevo comprato una scatola di legno anticato, su cui era poggiata una piastrella con decori culinari. Ho fatto fare alla piastrella una brutta fine e ho montato la S su base rigida interponendo un'imbottitura.


Per il fondo della scatola abbiamo scovato una bella frase di De Amicis.


E dopo fiumi di lacrime, scuola e commissioni terminate, fuggo con desiderio al mare per una settimana. 
Cosa c'è di più liberatorio che partire proprio l'ultimo giorno di scuola?!

Un malinconico viaggio verso Adele

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C'è stato un tempo in cui abitavo a Novara, subito dopo sposata, nel tempo in cui il marito lavorava a quei viadotti dell'Alta Velocità che sembrano montagne russe. Ci siamo stati tre anni e lì è nata Anita: nella memoria Novara è la nostra isola verde e felice. Dopo allora siamo tornati un paio di volte, ma era da un po' che non ne annusavamo l'aria.
Domenica avremmo partecipato al Battesimo di Adele a Biella e non potevamo non cogliere la palla al balzo. Sabato dunque abbiamo stipato la tribù in macchina e al suon di Radio Italia siamo approdati in Piemonte.
Mi è bastato vedere in lontananza la De Agostini imboccando lo svincolo autostradale per sentirmi ribollire un non so chè all'altezza del petto, simile allo stritolio dei visceri in una morsa e, visto che sono una femminuccia, mi è concesso confessare di essermi messa a piangere come una fontana. 
Posso tingere i capelli e guardarmi da lontano allo specchio per nascondere il tempo che passa, ma questa terribile sensazione di tempo andato e irripetibile è un sintomo nuovo e troppo significativo. 
Siamo passati davanti alla Coop piccola, dove andavo a fare la spesa, e mi rivedevo, esausta, con la carrozzina, nella ciclabile a canticchiare ninna nanne. Davanti al parco coll'altalena usurata dall'Anita, il giorno prima che nascesse, tutto innevato. Davanti al piccolo appartamento, con le serrande abbassate, dentro cui potevo vedere (scene incredibilmente vive, come in sogno), il letto con il copriletto verde e il lettino con la trapuntina ricamata a punto croce e tutti gli oggettini nel loro posto e Anita che strillava, rideva, gattonava e combinava guai.
Ebbene sono arrivata alla conclusione che tutti dovrebbero vivere almeno per un po' lontano dalla routine. Mario e Alfredo sono nati dove vivo ora. Tutti i giorni vedo gli stessi scenari e questi di conseguenza hanno perso il loro potere evocativo. 
Già, per fortuna, dite voi... Altrimenti mi vedreste in giro a singhiozzare come una bimbetta infelice...
Ogni tanto dimentico che preferireste sentir parlare di ricamo: ho saccheggiato di nuovo Kira per il regalo di Adele. Quel bell'oggetto che si intravede in foto è un pouff con un cassettino, che vorrei poter dire di aver rivestito io, mentre invece è 100% Kira. Dai colori del pouff è nata la scatola per la bella Adele, che, nonostante i suoi tre mesi scarsi, ha già lo sguardo di una che sa il fatto suo.


La A è uscita, come spesso di recente, dal Libro delle lettere della Babbi Cappelletti ed è stato divertente giocare con l'ecrù e il rosa, che tanto mi facevano venire in mente le coppette panna e fragola, di cui mi è venuta una voglia matta.
Detto per inciso: sono nata a Biella, per anni sono andata a Biella almeno tre volte l'anno a trovare i nonni, ho vissuto a Novara a due passi da Biella, ci sono tornata questo fine settimana e... Non sono ancora riuscita ad andare nello spaccio dei Fratelli Graziano... AARGH!!

Fiori anche al centro estivo

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L'annuale immancabile, indimenticabile, faticosissimo e piacevolissimo appuntamento con le bambine e ragazzine del Grest della Casa della Giovane si è concluso, dopo due settimane di fervido lavoro tra i fiori. Siamo partite a rilento, perchè le iscrizioni erano tante e le aiutanti poche, anche se tenaci. 
A chi aveva già frequentato il gruppo, abbiamo proposto le iniziali con i fiori, un po' come esperimento, un po' perchè eravamo sicure dell'ondata di entusiasmo che avrebbero generato.
Abbiamo tenuto costanti alcuni fiori, che ci servivano per insegnare o ricordare i punti base e poi, facendo circolare il libro di Diane Lampe e i campionari delle assistenti, ben presto l'indipendenza è stata raggiunta, la creatività è esplosa e hanno cominciato a ronzare api e a sfarfallare farfalle...

Il gruppo 2G  con le api ciccione!
La battaglia verso l'emancipazione è partita con Ester e con il suo ibisco, che doveva assolutamente inventarsi perchè ce l'ha in giardino. Ha subito fatto tendenza ed è diventato letteralmente di moda...




Lo so che le avete notate... A 13 anni si possono ricamare le roselline con assoluta perfezione. E allora... Perchè non da adulti?!

Isabel

Qualcuna ha preferito le roselline a punto rammendo, combinado deliziose palette cromatiche a cui ispirarsi...



Mara, 13 anni

Linda, 8 anni!
Claudia, 13 anni
Che invidia, eh?! Ma le avete viste la magnolia e le ortensie?! Nella mia prossima iniziale non mancheranno!!






La soddisfazione più grande?! Un lavoro extra, portato segretamente avanti in un qualche salotto pomeridiano da zelanti formichine...


Grazie a tutte voi!!

Antichità profanate

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Come ben sapete, sono ormai assuefatta ai libretti antichi. 
Quando sfoglio consunte e screpolanti pagine di carta, oppure mi perdo nei meandri degli scaffali virtuali degli archivi web, immagino come rielaborare i disegni e quali punti utilizzare, dove posizionare il ricamo e quale oggetto costruire, con la costante frustrazione di non sapere a quale tecnica fossero destinati e quale livello di perfezione raggiungessero le donne del passato, che sorriderebbero oggi bonarie guardando i miei lavori, pensando forse che loro certe cose le facevano da bambine. 
Ho dunque quasi sempre la sensazione di commettere un crimine a deturpare i disegni splendidi che deliziano quelle carte ingiallite dal tempo e che, perso il loro utilizzo pratico, diventano opere d'arte proprio complete del loro consunto supporto.
Così nasce la sezione Antichità profanate, in cui inserisco questo primo lavoro, tratto da un Ingalls (229) del 1886. Mi ha rapito l'eleganza della bimba.


L'idea era di riprodurre sulla stoffa le caratteristiche di una pagina di un libretto antico. Ho scelto una canapa acquistata in un mercatino dell'antiquariato, che, anche se vintage, è industriale e quindi più maneggevole (ricamare sulle pezze di canaponi dei telai a mano è un'incubo). Ho riprodotto la linea del disegno con un marrone e ho profanato il disegno sostituendo i fiorellini con violente rose rosse.
Sapesse poi il disegnatore che con il suo disegno ho realizzato un tendone con balza a quadrettoni rossi per il bugigattolo dove lavo i piatti... 


Ho copiato il bottone dal libro 50 hairloom buttons to make di Nancy Nehring. Non è altro che un anellino da tenda rammendato (10 centisimi + filo!).
La parte più difficile?! Convincere il marito ad attaccare le staffe per il paletto al muro!!
Se aggiungere poche rose rosse e una tela quadrettata non vi sembra una gran profanazione... 
Aspettate che realizzi le strampalate idee che ho in mente!! Alla prossima!

Nota del 5 agosto...
Qualcuno mi ha chiesto via mail delle informazioni per riprodurre il lavoro e, visto che ci sono, le aggiungo qui...
Ho ingrandito il disegno a 32cm in altezza e ho ricamato tutto con due fili di mulinè, a punto erba i contorni principali, a punto indietro le piccole pieghe, a punto pieno le labbra e ovviamente a punto vapore le roselline e punto margherita le fogliette. Per dare volume al cesto di rose, le foglie dei fiori centrali sono a punto vapore.
Trovate il catalogo Ingalls a questo link.
Mi fa un immenso piacere che il mio lavoro sia servito da ispirazione! Questa del blog è davvero un'avventura strana, interessante e divertentissima!


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